La ristorazione tradizionale e le novità dei migliori chef sloveni
attendono i visitatori
Portorose e Pirano, perle del turismo sloveno, non solo hanno accolto
un gran numero di viaggiatori in questo caldissimo agosto, regalando loro
momenti di relax, divertimento e cultura, ma sono pronte a fare altrettanto a
settembre per gli ultimi scampoli d’estate. La Slovenia non offre solo mare
stupendo ed eventi esclusivi, ma riserva sorprese anche in campo culinario
tutto l’anno: non sono pochi i ristoranti che hanno saputo distinguersi nel
panorama gastronomico europeo.
Il Ristorante Marina di Portorose è stato un vero e proprio ritorno di fiamma per la
città. Storico locale del porto turistico, ha alle spalle un passato lontano
glorioso e un passato recente senza particolari exploit. Il presente, invece,
racconta una nuova gestione, a cura della squadra che prima animava il Kamin
Belvedere di Isola, detentrice di 14 punti Gault Millau e di 2 cappelli, che ha
infuso nuova linfa al Marina. Gli ingredienti della tradizione slovena vengono
trattati con un pizzico di contemporaneità, con lavorazioni minime. In casa
vengono preparati diversi tipi di pasta fresca, vanto dello chef insieme alla
carne, frollata e cucinata secondo il principio della cucina viva. Ultimo, ma
non da meno, il sommelier di terzo livello Davide Alaimo, che verserà nei
vostri calici il vino migliore per il piatto che avrete scelto. piatti selezionati.
A Pirano, La Bottega dei Sapori di piazza Tartini si concentra sui piatti istriani,
dando un tocco moderno a ogni pietanza, personalizzandoli in modo esemplare. Grazie
alla sapiente direzione di Sarah e Adam Vuk Brajko, il ristorante ha saputo
scalare le preferenze degli avventori. Sarah si occupa di tutto, dal
pane fatto in casa alla selezioni degli ingredienti, Adam cerca cornici
raffinate per i piatti grazie ai vini locali. La Bottega dei Sapori ha 13.5
punti Gault Millau e 2 cappelli.
Ultimo, ma non da meno, il Ristorante COB di Portorose, ricercato, che affonda le sue radici
nel presente. COB è l’acronimo di Cooking Outside the Box: il ristorante ha
deciso di approcciare ogni piatto in modo diverso da qualsiasi altra cucina
slovena. Gli ospiti di COB scopriranno la gastronomia del luogo in modo
inaspettato e interattivo, grazie agli aspetti innovativi che il cuoco ha
saputo infondere al cibo. Con 16 punti Gault Millau e 3 cappelli, lo chef Filip
Matjaz è stato insignito del titolo di chef del futuro, forse non solo grazie
alla delizia dei suoi piatti ma alla sua capacità di reinterpretare la
tradizione pensando fuori dal coro.
Questa è solo una piccola parte dell’offerta gastronomica
del luogo. Non rimane quindi che recarsi a Portorose e Pirano per assaggiare i
piatti degli chef, facendosi cullare dalla tradizione senza mai perdere di vista
il presente.