Autrice: Vesna Hauschild
Regia: Peter Harl
Ritrit è un’opera drammatica della traduttrice e drammaturga slovena Vesna Hauschild del 2017, che a sua conoscenza non è stata ancora messa in scena. In modo parodico utilizza elementi della spiritualità new age, mescolati a valori tipicamente occidentali e capitalistici, come l’individualismo sfrenato e la mercificazione delle pratiche spirituali.
Lo scopo del cosiddetto “lavoro su di sé” non è in realtà la pace interiore e l’illuminazione, bensì la resistenza alle esigenze lavorative quotidiane – ci rafforziamo infatti per poter lavorare di più e meglio, non perché abbiamo compreso che è proprio il lavoro eccessivo a metterci in pericolo. In questa “parodia della rinascita”, come l’autrice la sottotitola con arguzia, troviamo da una parte tre guru, insegnanti o guide, che in parte comprendono e vivono gli insegnamenti che trasmettono, ma che conoscono ancor più affidabilmente il valore del denaro. Di fronte a loro ci sono quattro partecipanti al ritiro, arrivati per motivi molto diversi, ma le cui terapie risultano sorprendentemente simili. Si potrebbe quasi dire che i guru cerchino di applicare, con maggiore o minore successo, un repertorio relativamente limitato di conoscenze a ogni problema che incontrano.
Comunque sia, i problemi moderni richiedono soluzioni moderne, e non ci vuole molto per ritrovarsi un giorno con degli sconosciuti in una villa nel bosco, dove alcuni tipi sospetti tirano fuori dalla manica “saggi consigli e istruzioni azzurre” per praticamente ogni disturbo della vita: dal mal di schiena e la depressione ai matrimoni in crisi e ai traumi inconsci dell’infanzia. Non temete: tutto ciò di cui avete bisogno lo troverete al “ritrit”, una pausa in cui in quattro giorni potete sistemare ciò che si è accumulato, intrecciato, incrinato e distrutto in decenni. Ma non è tutto: potete anche assumere un nuovo nome, viaggiare fuori dal corpo, esplorare chi siete stati in una vita precedente… naturalmente a pagamento. Le soluzioni a ogni male sono in realtà già dentro di voi, basta trovarle con l’allenamento della mente e il canalizzare energie nascoste.
Accanto alle faticose soluzioni della medicina occidentale e della psicoterapia, gli strumenti a corde orientali e le campane tibetane appaiono come annunciatori di un paradiso perduto, in cui per eliminare ogni problema bastano il respiro ritmico e la ripetizione di “tutto è bene, tutto andrà bene”.
Offriamo parcheggio gratuito al PH Amfora di Pirano.
Organizzatore: Avditorij Portorož-Portorose
